Torino

Piero Angela, vita di uno straordinario torinese

Gli inizi al giornale radio a Torino, poi inviato e conduttore del telegiornale. Negli anni 90 l'invenzione di SuperQuark: "Dalla parte del pubblico con il linguaggio, dalla parte degli scienziati con i contenuti". Aveva 93 anni, 70 trascorsi in Rai

“Io mi sento veramente torinese nel modo di essere, perché questa è una città che ha grandi pregi. Ho avuto un'educazione molto piemontese, e credo che autocontrollo e rigore siano molto utili nella vita” . Con queste parole Piero Angela, cittadino onorario di Torino dal 2017, commentava le sue origini. Oggi tutta la città piange la sua morte, avvenuta a 93 anni, 70 dei quali passati in Rai.

Uno straordinario torinese 

Era nato all'ombra della Mole nel 1928: figlio di uno psichiatra antifascista, si era formato sui banchi del Liceo classico D'Azeglio e aveva frequentato due anni di ingegneria all'università, senza mai laurearsi. Poi la vita lo aveva condotto su altri binari. Un cursus honorum da predestinato che inizia come collaboratore del giornale radio prima, poi al telegiornale da inviato a Parigi e da conduttore.

Gli anni di SuperQuark

A metà anni '90 comincia SuperQuark; è la curiosità a spingerlo verso nuovi linguaggi: dal giornalismo alla divulgazione scientifica all'insegna di una continua ricerca. Ma oggi non esiste linguaggio per descrivere il dolore di una città e di una nazione. Vai Piero, prima di partire ci hai lasciato un ultimo saluto: “Penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese” Adesso puoi anche riposarti: che le note della musica jazz che tanto amavi ti accompagnino in quest'ultimo viaggio.