Un fenomeno per lo più sommerso

In aumento i ricatti sessuali sui social, l'allarme della polizia postale

Si chiama sexestorsion, estorsione a sfondo sessuale. È un reato già diffuso tra gli adulti ma che si sta allargando anche alle fasce più giovani agli adolescenti. Fondamentale il ruolo dei genitori nell'ascoltare i propri figli

Sono in aumento i casi di estorsione a sfondo sessuale a danno degli adolescenti. L'allarme arriva dalla polizia postale di Roma che ha raccolto le denunce di giovani tra i 15 e i 17 anni. Ma le vittime a cadere nella rete di coloro che cercano contatti e foto intime per minacciare  e chiedere poi denaro sono anche più piccole.

Non ci sono ancora denunce in Piemonte, un fenomeno che rimane quindi sommerso. Parliamo di un reato - quello di chiedere denaro sotto minaccia di diffondere le immagini sessuali sui social - che interessa principalmente il mondo degli adulti e che ha alle spalle organizzazioni internazionali. Il consiglio è di non pagare mai, non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori e nel caso di genitori non colpevolizzare gli adolescenti e sporgere denuncia.

Intervista a Daniele De Martino - Dirigente Compartimento della Polizia Postale di Roma