vendemmia anticipata anche per i vini rossi

La siccità fa vendemmiare prima

Le uve hanno un alto valore zuccherino e conviene staccarle già ora, ci sarà un calo del peso della produzione del 10%

Si accorcia il tempo fra quando si coltiva l'uva e quando si beve il vino, sono anni di vendemmie anticipate, cui i vigneron non danno significati catastrofici perché la raccolta dell'uva prima del tempo si è fatta in diversi stagioni passate. Anche se per trovare una stagione cone questa non solo per la siccità ma per come l'hanno affrontata le viti, gli anziani guardano i grappoli e dicono che bisogna tornare indietro di 60 anni. 

Una germogliatura ritardata ad aprile e poi piante sotto stress per il caldo che hanno fatto maturare prima l'uva. Ma d'altra parte si sono evitate le malattie dell'umidità. Già finita la vendemmia dei bianchi, ora si è sui dolcetti e, a giorni, la barbera. Come in tutte le vendemmie anticipate, si lavora di mattina e di sera, si evitano le ore più calde. Nulla di catastrofico appunto perché ci sarà una perdita di peso della produzione del 5 10 per cento, molto meglio delel previsione, nel canavese addirittura l'erba luce cresce del 10 per cento. 

Sui nebbioli, le uve del barolo non si può ancora dire niente perché gli ultimi giorni potrebbe arrivare l'umidità che dà peso all'uva. Il tenore zuccherino è elevato quindi tanti gradi nei nostri bicchieri, la vendemmia anticipata si fa anche per mantenere il corpo del vino evitando gli sbalzi di temperature degli ultimi giorni. Quando parliamo d'uva, parliamo dell'1 per cento della ricchezza del piemonte, ovviamente non consideriamo il vino compiuto ma semplicemente il prezzo dell'uva che sarà stabile. Ma l'uva è bene simbolo di questa terra l'acino pieno di zuccheri mette le basi  di quelle esportazioni di vino arrivate a 1miliardo e 200 milioni da parte di 14 mila imprese per il vino  ma che traina verso quei 50 miliardi di enogastronomico che dal Piemonte va nel mondo.