Dopo la sconfitta di Haifa la Juve pensa al Derby per il rilancio

Allegri punta sul ritiro e sui fedelissimi per uscire dalla crisi

Sabato nella stracittadina mancherà Di Maria: oggi saranno valutate le condizioni dell'argentino, ma si teme uno stop di quaranta giorni

Una partita insufficiente da ogni punto di vista. Difficile davvero salvare qualcosa nella sconfitta di Haifa che allontana la Juve dalla qualificazione Champions: non l'approccio alla gara se agli israeliani sono bastati appena sette minuti per portarsi in vantaggio. Non la reazione allo schiaffone iniziale con il portiere avversario che ha iniziato a essere impegnato nel secondo tempo. Non le prestazioni dei singoli con il solo Cuadrado che si è avvicinato alla sufficienza in una squadra che ha collezionato errori in serie. Insomma non è casuale che un frastornato Massimiliano Allegri abbia individuato proprio in quella parola, squadra, la possibile cura ai mali della Juve. Oggi pomeriggio, quando rientrerà da Haifa, la Juve dovrà cercare nel chiuso del ritiro della Continassa motivazioni ed energie per affrontare sabato prossimo il derby più complesso dell'ultimo decennio. Una stracittadina di metà classifica nella quale i bianconeri dovranno fare a meno di Di Maria. Le condizioni del Fideo saranno valutate tra oggi e domani ma il rischio è uno stop di quaranta giorni con la possibilità di rivederlo in campo solo a gennaio. Spesso, quando inizia a piovere, le nuvole e il freddo volgono l'acqua in grandine. 
Servizio di Stefano Tallia 
Montaggio di Paolo Monchieri