Nei reparti di neuropsichiatria oltre il 40% di ricoveri in più in 3 anni

Bonus psicologo, lo chiedono tanti giovani, stretti tra covid, guerra, e disagi dell'età

10 milioni di euro per 300 mila domande. Più della metà sono ragazzi. Chiedono il bonus varato dal Governo per iniziare un percorso terapeutico. I reparti di Neuro-psichiatria infantile non sono stati mai così affollati. Il bando scade il 24 ottobre

Sono stati bravi. Hanno sopportato la dad in pandemia. Hanno protestato quando la scuola fu l'ultima a riaprire. Si sono vaccinati con coscienza e buona volontà. Ma i ragazzi non stanno ancora bene. Ora che il coronavirus morde meno, ansia, depressione, disturbi alimentari non calano. Un disagio che urla sottotraccia. Sono già 300mila le domande pervenute al ministero della Sanità per il Bonus psicologo: fino a 600 euro ciascuno, per iniziare un percorso terapeutico. Il 60% delle richieste riguarda bambini e ragazzi. In tanti già affollano i reparti di Neuropsichiatria infantile, dove in 3 anni i ricoveri sono aumentati del 40%. Pazienti sempre più giovani, anche dodicenni, con anoressia e disturbi mentali. E dopo la pandemia, la guerra, che offusca gli orizzonti dei ragazzi, con la povertà che bussa spesso alla porta di casa per la crisi energetica. E quando i genitori sono in ansia, tutta la famiglia ne risente. Il parere di Benedetto Vitiello, dirigente di Neuropsichiatria all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino