Arrivederci al 2023

ATP Finals, l'avventura degli 8 grandi

Dalle sconfitte di Nadal alla rivelazione Fritz. Su tutti, però, giganteggia Djokovic: cinque vittorie su cinque, un premio da record e una partita fantastica contro Medvedev. La finale contro Ruud, quasi una formalità. Dramma in casa Tsitsipas

Erano iniziate così le ATP Finals, lo scorso 13 novembre: gli 8 grandi del tennis, PalaAlpitour finalmente al completo. 12mila posti. Col forfait del numero uno al mondo, Carlos Alcaraz, il ruolo di favorito competeva direttamente al numero due: il 36enne Rafa Nadal. Per lui, seconda volta a Torino. La prima, 22 anni fa, a Pino Torinese. Le sconfitte contro Fritz e Auger-Aliassime, allenato proprio da Toni Nadal, interrompono da subito la corsa dello spagnolo. La partita dell'onore, contro Ruud, è un bel capitolo di sport. Ma Rafa è fuori.

Arriva Djokovic

Il ruolo del super-favorito, allora, tocca a lui: Novak Djokovic. Che prima vince la partita a scacchi con Tsitsipas. E poi dilaga contro Rublev. Contro Medvedev è una battaglia, la partita più bella di tutto il torneo: Djokovic vince, ma è sfinito. I fan sono in apprensione. Dietro le quinte, intanto, prosegue, intenso, il lavoro degli incordatori. Quando il dramma sportivo diventa dramma familiare: Tsitsipas si arrabia coi genitori. Si innervosisce. Fuori contro Rublev. Semifinali: Djokovic soffre ma vince contro Fritz in due set, entrambi al tie-brak. Ruud liquida Rublev. Fino all'atto finale. Ruud-Djokovic. E il serbo che, per la sesta volta, alza la coppa.