Applicazioni dalla letteratura, ai social media, fino alla politica.

L'umanista digitale. "Lavorerà ovunque".

A Torino una delle rare lauree magistrali che unisce linguistica e tecnologie digitali. Da un manoscritto antico ai post sui social, tutto può essere tradotto in numeri analizzati dall'intelligenza artificiale.

Ore 9, lezione di informatica. Alla lavagna però c'è Shakespeare. Dalla 12esima notte all'Enrico Quinto, commedie e tragedie sono convertite in linguaggio informatico. Battaglie, duelli, personaggi buoni, folli o astuti, diventano numeri e occorrenze.E' la tecnologia dei motori di ricerca, quella che si studia a Torino, nel nuovo corso di laurea magistrale che unisce linguistica e dati digitali.L'intelligenza artificiale tratta ogni testo, dal manoscritto antico ai post sui social, che Fabio, filosofo, passa al setaccio per intercettare gli hate-speech, i discorsi d'odio. L'intelligenza artificiale schiude nuovi mondi in ogni testo. E l'umanista-informatico potrà lavorare ovunque. 
 

Montaggio di Tiziana Samorì. 

Le interviste a: 
Daniele Radicioni - docente informatica Università Torino 
Andrea Balbo - docente latino Università di Torino 
Fabio Lanza - studente 
Livio Gaeta - docente linguistica tedesca Università di Torino 
Laura Dall'Ava - studentessa 
Federico Siracusa - studente