I Bergoglio, la storia di una famiglia tra Asti e l'Argentina

Ripercorriamo le vicende che hanno portato Oltreoceano i nonni e il padre di Francesco. Come loro altri due milioni di piemontesi

Ci sono storie famigliari che non ti lasciano più. Nascono con te, vivono con te. Diventano memoria. Per papa Francesco la memoria incancellabile di una famiglia migrante. Il nonno Giovanni Bergoglio e la nonna Rosa. Vita contadina in un inizio secolo difficilissmo. Il sogno di migliorarsi ad ogni costo. Prima da Portacomaro e Asti a Torino. La loro casa al numero dodici di via Santa Teresa. Il dramma della prima guerra mondiale. Il ritorno ad Asti nel 1918. La scelta nel 1929 di lasciare tutto per l'Argentina, per seguire i famigliari già partiti. Spaccato dell'emigrazione piemontese: tra il 1876 e il 1927, quasi due milioni di persone. Viaggio in nave di due settimane, vitto e alloggio molto spartano. I Bergoglio da Genova a Buenos Aires. A bordo del piroscafo Giulio Cesare. Un fuoriprogramma perché solo per un caso non si imbarcarono mesi prima sul Principessa Mafalda, naufragato al largo delle coste del Brasile. Francesco non sarebbe nemmeno nato. Una memoria che come un'onda investe anche il presente.

Memoria anche di speranza. La famiglia Bergoglio in Argentina non avrà vita facile. La crisi del '29 spazza via tanti progetti. Poi la forza di chi riesce a ricostruire. Giorni che diventano anni. La nostalgia delle cose lasciate che diventa ricordo. Altre storie che iniziano e si incrociano. I nipoti, tra cui Jorge Mario, che un giorno tornerà in Italia da papa. Adesso anche nelle terre da cui tutto è iniziato. E' come se quella memoria ora chiudesse finalmente il cerchio.