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Ska, inizia l'avventura del più grande radiotelescopio di sempre

Diventa realtà il progetto internazionale e trentennale dell'interferometro, il più grande e complesso al mondo, dopo le cerimonie di inizio lavori in Sud Africa e Australia. Tanti gli obiettivi di ricerca, dall'alba cosmica all'energia oscura.

Dall'alba cosmica all'energia e la materia oscura, dalle teorie di Einstein a eventuali segnali di una civiltà che provengano dall'universo. E poi tutto ciò che non è previsto ma che verrà, di sorprendente e inaspettato, captato dal radiotelescopio Ska, il più grande interferometro mai concepito dagli astrofisici al mondo. Ieri in Australia e in Sud Africa si sono svolte le cerimonie di inizio lavori per Ska, sigla di Square Kilometre Array. Complesso progetto internazionale, idea nata trent'anni fa, che vede coinvolti per ora sedici paesi, tra membri e osservatori. Il Trattato Internazionale che ha dato vita all'Osservatorio Ska è stato firmato a Roma il 12 marzo 2019. L'Italia ne fa parte fin dall'inizio con il coordinamento dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, e la partecipazione della comunità scientifica tra aziende, enti di ricerca e università. Saranno 197 le antenne a parabola a media frequenza che verranno installate per ora in Sud Africa, oltre 130mila le antenne a bassa frequenza in Australia, il quartier generale è nel Regno Unito. Ma Ska è un progetto in evoluzione che prevede più fasi; la prima dovrebbe essere completa per il 2028 ma si pensa a un primo utilizzo della rete di antenne già nel 2024.

Servizio di Simona Tanzini; montaggio di Massimo Carnemolla