Il report di fine anno

Polizia postale, aumenano i reati online

Sono state oltre 1200 nel 2022 tra Piemonte e Valle d'Aosta. Continua a preoccupare il fenomeno del cyberbullismo

Il virtuale che, oltre a opportunità infinite, diventa minaccia per la vita reale. Soprattutto per i più fragili, minorenni e anziani. E' ciò che emerge dal resoconto annuale dell'attività della Polizia Postale che ha a Torino, uno dei suoi centri nevralgici.

Martino Brunetti, vice questore della Polizia: "La polizia deve inseguire, deve adeguarsi, deve conoscere per potere effettuare una corretta attività di prevenzione e di contrasto. Sicuramente l'evoluzione tecnologica fa aumentare anche i rischi".

Che i rischi siano in aumento lo testimoniano i dati. Che evidenziano un aumento di truffe online e di frodi informatiche. In Piemonte e Val d'Aosta si registrano 50 indagati nel 2022. E a preoccupare è il fenomeno del phishing, vale a dire le informatiche basate sull'invio di una mail con logo falso per farsi inviare dati personali o codici bancari.

"Non cliccare mai sul link che arrivano in questi mail -continua Brunetti- ma se si ha il dubbio ci sia la necessità di interfacciarsi con l'istituto bancario che apparentemente ci scrive accedere direttamente dal portale alla nostra pagina all'homepage del conto corrente per verificare se ci siano comunicazioni ufficiali".

Tutta una parte del resoconto è dedicata al fenomeno del cyberbullismo e ai suoi numeri. Proprio a 10 anni dalla scomparsa di Carolina Picchio si tolse la vita a 14 anni vittima dei cyberbulli. Un'emergenza ancora attuale.

"Quello che si nota -conclude Brunetti- è che i ragazzi anche dimostrano un aspetto coriaceo rispetto agli eventi nefasti che possono capitare sono fragili, vanno aiutati, vanno capiti e vanno compresi".

Perché come insegna la storia di Carolina l'odio non resta nel virtuale. Ma crea dolore e sofferenza. Che i più fragili non sanno gestire.

Intervista a Martino Brunetti, vice questore Polizia.