Torino

La rete idrica alle prese con la siccità

Nonostante la mancanza di piogge la rete idrica tiene. Il punto con la Smat, la società metropolitana acque di Torino. E intanto si lavora ad un nuovo acquedotto in valle Orco

Nessun disservizio nell'ultimo anno. Oggi la quantità di acqua potabile che esce dai rubinetti di Torino e di altri 290 comuni piemontesi è più o meno la stessa di un anno fa: circa 4700 litri al secondo, questo il fabbisogno che la SMAT, la società metropolitana acque torino (a maggioranza pubblica), ha dovuto soddisfare. 

La rete ha retto, ma la siccità preoccupa: anche se il Po oggi ha una portata tripla rispetto alla fine dell'estate, la perdurante assenza di precipitazioni impone i potenziamento delle infrastrutture idriche. 

A oggi i prelievi avvengono dalle falde profonde per il 75%, per il 20 dal Po e per l'ultimo 5% dalle fonti montane. Ma, preso atto del perdurante cambiamento climatico, la SMAT investe in nuove infrastrutture idriche. Anche grazie ai fondi del PNRR.

E intanto, si aspettano le piogge.

Interviste a Luigi Marangon, responsabile telecontrollo SMAT e a Paolo Romano, presidente SMAT  

Servizio di Davide Denina. Montaggio di Paolo Monchieri