"Putin è un dittatore, mia madre ora sarebbe in Ucraina dalla parte delle vittime"

Vera Politkovskaja alle Ogr a Torino presenta il suo libro "Una madre", dedicato ad Anna, la giornalista uccisa nel 2006 a Mosca

Il dramma di chi resta, dopo la morte di chi va in guerra contro il pensiero unico e la disinformazione. Racconta tutto questo il libro “Mia madre”, scritto da Vera Politkovskaja e presentato alle Ogr di Torino, dedicato alla giornalista Anna, uccisa nel 2006 a Mosca dopo i suoi articoli che denunciavano la brutalità e le violazioni dei diritti umani delle truppe russe in Cecenia. Putin, dice Vera, è un dittatore. Un anno fa, allo scoppio della guerra in Ucraina, Vera decide di fuggire dalla Russia con la sua famiglia e sua figlia Anna, chiamata come la nonna che non ha potuto conoscere: “Voglio che mia figlia - dice Vera - cresca in un Paese libero”. E aggiunge: “Mia madre ora sarebbe in Ucraina, dalla parte delle vittime”.

Servizio di Fabrizio Assandri, montaggio di Tiziano Bosco

Intervista a Vera Politkovskaja