Anarchici, fuochi d'artificio contro il Cpr di corso Brunelleschi a Torino

Finisce così la giornata di proteste contro il 41 bis e a sostegno di Alfredo Cospito. L'unico denunciato dalla Digos è un giovane che prima del corteo aveva realizzato un murales nella zona dei Murazzi contro il carcere duro

Un centinaio di anarchici identificati a Torino e 11 denunciati, con le accuse di danneggiamento, devastazione e saccheggio, a Milano. Il bilancio del fine settimana di manifestazioni in solidarietà di Alfredo Cospito si chiude con i fuochi d'artificio sparati in aria davanti al Cpr, il centro di permanenza per il rimpatrio di Torino.

Un fine settimana ad alta tensione che si smorza solo per la richiesta del sostituto procuratore in Cassazione, Piero Gaeta, di revocare il 41 bis a Cospito, in sciopero della fame da oltre 100 giorni e ricoverato nel reparto penitenziario dell'ospedale San Paolo di Milano.

A Torino non si sono ripetute le scene di violenza del sabato meneghino per il quale sono stati denunciati anche alcuni storici attivisti No Tav già processati per gli assalti al cantiere di Chiomonte in Valsusa. L'unico denunciato dalla Digos è un giovane che in mattinata, prima del corteo, ha realizzato un murales sulla parte dei Murazzi: "41 bis tortura di Stato" la scritta che ora campeggia lungo il Po.

Nel corteo pomeridiano, blindatissimo per il timore di scontri, quasi trecento persone hanno attraversato le poche vie del centro che le forze dell'ordine hanno consetito loro di toccare. 
Solo col buio quando la manifestazione si è chiusa da un paio d'ore alcune decine di attivisti si ritrova davanti alla struttura: slogan in arabo indirizzati verso l'interno e poi a chiusura fuochi artificiali che però non danneggiano le poche costruzioni ancora utilizzabili dopo le ultime proteste.