Giustizia

Juventus, udienza preliminare a porte chiuse e processo rinviato al 10 maggio

Il gup Marco Picco ha accolto la richiesta di accettazione di responsabilità civile del club bianconero e della società di revisione Ernst e Young

Primo giorno e primo colpo di scena al processo Juve. Nell'udienza preliminare a porte chiuse il giudice Marco Picco ha preso atto della richiesta di citazione di due società, la Juventus e la società di revisione Ernst e Young, come responsabili civili. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 10 maggio, quando sarà discussa anche la spinosa questione della competenza territoriale.

Maurizio Bellacosa, avvocato Juventus: "Una volta completata la fase della costituzione delle parti con la questione dei requisiti che devono avere tutte le parti civili si aprirà la parte delle eccezioni preliminari è la prima è quella della competenza territoriale".

La Juventus vuole spostare il processo da Torino a Milano, dove ha sede la Borsa e dove - secondo i legali bianconeri - sono da discutere i reati contestati, a partire dalle false comunicazioni al mercato. Toccherà al giudice Marco Picco decidere se questa eccezione preliminare è infondata o meno. E se fondata mandare tutto alla Cassazione.

A fine udienza nel cortile del Palagiustizia c'era anche l'ex ministra Severino, fondatrice dello studio dove il legale bianconero Bellacosa è socio.

Nessuno dei dodici ex dirigenti indagati, invece, a cominciare dall'ex presidente Andrea Agnelli, era presente in aula. False comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza e falso in bilancio sono le accuse mosse dai pm di Torino, l'aggiunto Gianoglio e il sostituto Bendoni.

Ma la prossima partita si giocherà a Roma, in sede di giustizia sportiva davanti al collegio di garanzia del Coni dove la Juve ha fatto ricorso contro la penalizzazione di 15 punti in classifica. L'appuntamento è il 19 aprile.