Non c'è solo il Covid

Il Lingotto diventa hub per tre vaccini

Anche le vaccinazioni contro pneumococco ed herpes zoster. L'hub del Lingotto di Torino si adatta alle esigenze del dopo pandemia

E' stato il centro vaccinale più grande del Piemonte. Dove il covid si combatteva al ritmo di 24mila iniezioni al mese. E i piemontesi si sono trovati anche a dover esercitare un po' di pazienza. 

Così ci si metteva in coda al Lingotto di Torino 15 mesi fa. Erano i giorni in cui in tutto il Piemonte si somministravano più di 50mila dosi al giorno. Oggi sono meno di 5000, la settimana. E dunque gli hub rimasti possono diventare strategici nella lotta pure ad altre malattie. La ASL Città di Torino apre così proprio via Fenoglietti all'immunizzazione contro pneumococco ed herpes zoster. 

Obiettivo: proteggere i fragili dalle conseguenze più gravi di tali infezioni:  polmoniti, meningiti, e, per il Fuoco di Sant'Antonio, nevralgia posterpetica. Ad accesso diretto, chi ha tra i 65 e i 70 anni, o è diabetico, può chiedere anche questa iniezione, insieme o meno al booster anticovid. Una sperimentazione partita nell'altro hub cittadino, quello dell'ospedale San Giovanni Bosco, dove complessivamente se ne sono già fatte quasi 18mila e che continuerà ad offrirle il lunedì e il mercoledì. Uno sforzo aggiuntivo rispetto a una campagna anticovid che nonostante le quasi 11 milioni di somministrazioni non si è ancora esaurita. La nostra regione è prima in Italia per quarte e quinte dosi ma alla maggior parte dei piemontesi manca  l'ultimo richiamo. 

Servizio Francesca Nacini

Montaggio Alessandro Mancuso