Il traguardo

Al Mauriziano una tecnica innovativa per la fibrillazione atriale

Per la prima volta al mondo un paziente affetto da fibrillazione atriale è stato curato senza l'uso dei raggi x. Le dimissioni dopo due giorni

All'Ospedale Mauriziano di Torino è stato eseguito per la prima volta al mondo un intervento di ablazione della fibrillazione atriale senza raggi x su un paziente di 28 anni. La procedura, necessaria per annullare i percorsi elettrici anomali presenti nei tessuti cardiaci, è posssibile grazie ad una ricostruzione tridimensionale del cuore del paziente realizzata grazie a piccoli cateteri che raggiungono il muscolo cardiaco per via venosa o arteriosa. Per la prima volta si è evitato l'uso dei raggi x, potenzialmente nocivi, nel superamento della membrana che divide i due atri del cuore. Così il Dottor Stefano Grossi, responsabile di Elettrofisiologia all'ospedale Mauriziano Torino: “Mancava questo step, oggi il passo è stato fatto, quindi ora è possibile, lo abbiamo dimostrato, eseguire la procedura spegnendo l'apparecchiatura dei raggi X”

La fibrillazione atriale è una patologia che colpisce circa 1000 persone ogni anno solo nella città metropolitana di Torino. I sintomi sono batticuore, difficoltà di respiro, facile affaticamento. Chi ne è affetto ha più possibilità di essere colpito da un ictus cerebrale e può andare più facilmente incontro a forme di decadimento cognitivo. Ancora il dottor Grossi: “non è un'aritmia grave che può determinare conseguenze importanti se non trattata in modo adeguato. noi cardiologi facciamo di tutto per risolverla, per non lasciare il paziente in fibrillazione atriale ma riuscire a riportarlo nel ritmo sinusale che è quello fisiologico col quale siamo nati”.

La nuova tecnica sarà di grande per i pazienti più sensibili alle radiazioni ionizzanti per ragioni di età, patologia, stato di fertilità.