Le sue tracce seguite dallo scorso anno, ora libero dopo l'nfertilizzazione

Godot, l'ibrido di lupo-cane aspettato per mesi dai guardiaparco

Dopo la prima cattura dell'anno scorso, preso in Valsusa il secondo esemplare di ibrido di lupo-cane. E' stato liberato dopo un intervento di infertilizzazione, deciso per tutelare la specie protetta del lupo dai rischi di contaminazione genetica

Corre veloce Godot, appena liberato e pronto a ricongiungersi col suo branco. E' un giovane maschio dal mantello biondo, caratteristica dell'ibrido di lupo-cane, nato da una lupa e da un maschio a sua volta ibrido. I guardiaparco lo hanno chiamato Godot perchè, come nell'opera teatrale di Samuel Beckett, lo hanno aspettato per un tempo che sembrava infinito, seguendo con ricercatori dell'Università di Torino i passaggi del suo branco davanti alle foto trappole, e raccogliendo campioni di feci. L'attesa, racconta la guardiaparco Elisa Ramassa, è finita il 19 novembre, con la cattura nel Parco Naturale di Salbertrand. 

Prima di reimmetterlo in natura i veterinari del Centro Animali non Convenzionali di Grugliasco hanno sottoposto Godot a un intervento di infertilizzazione. Lo prevede il progetto europeo Life WolfAlps, autorizzato da ISPRA, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L'ibridazione infatti - risultato di accoppiamenti tra lupi e cani domestici, lasciati liberi o persi nei boschi - è considerata una minaccia alla sopravvivenza della specie protetta del lupo, il canis lupus italicus. Godot ora indossa un radiocollare GPS. I primi segnali lo danno già "a casa". 

L'intervista a Elisa Ramassa - guardiaparco Parco Alpi Cozie

Montaggio Tiziana Samorì