La Nobel per la medicina fondò l'istituto di ricerca nel 2002

L'eredità Montalcini: la ricerca italiana, l'eccellenza, e i fondi a singhiozzo

Salvo il finanziamento per la Fondazione creata da Rita Levi Montalcini. Antonino Cattaneo, presidente Ebri: "i nostri scienziati sono eccellenti, ma lo Stato deve garantire solidità alle loro vite professionali e agli istituti di ricerca"

Era la prima puntata del Tg scientifico Leonardo, il 21 dicembre 1992, 31 anni fa. 
La domanda di Rita Levi Montalcini, Nobel per la Medicina, che ci tenne a battesimo, all'allora ministro della Ricerca scientifica Sandro Fontana è ancora attuale. La ricerca italiana è di altissimo livello, ma manca la continuità di finanziamenti e la serenità degli scienziati a sviluppare i propri studi. Solo così si è competitivi e si attraggono cervelli dall'estero, altrimenti emigrano solo i nostri. 
Lo conferma Antonino Cattaneo, neuroscienziato e presidente di fondazione Ebri, il Centro europeo per la ricerca sul cervello creato nel 2002 proprio da Rita Levi-Montalcini. Cattaneo ha lanciato un allarme a fine 2023: il contributo statale a Ebri non era stato rinnovato. Ora il problema è rientrato, ma è proprio questo il punto: in Italia dei fondi alla ricerca non c'è mai certezza. Un danno enorme per la scienza.