Mestizia ai cancelli, non in Borsa. Le due facce di Stellantis

Nonostante il leggero calo di questi giorni, il colosso dell'auto è ai massimi: "Possibile ora un rallentamento". Tra le piemontesi quotate, bene Buzzi e Intesa. Ma anche le piccole come la torinese Directa, che si distingue nelle EGM

La mestizia ai cancelli di Mirafiori. L'euforia sui mercati. Il sentimento degli investitori verso Stellantis non è quello dei lavoratori, stretti tra cassa integrazione ed esodo. Le ragioni si possono ritrovare Oltreoceano: 

“Stellantis ha circa il 60% del suo business negli Stati Uniti d'America, un mercato in crescita, un mercato che continua a svilupparsi con una domanda forte - spiega Roberto Barbero, direttore commerciale della società di trading online Directa -. Da inizio anno una performance superiore al 25%. Mi attendo una pausa di riflessione, un piccolo storno sano per questo mercato”.

Sorridono buona parte delle quotate piemontesi, sulla scia di un buon 2023. A partire dalle grandi: Buzzi tocca nuovi massimi. Intesa Sanpaolo mai così forte da 10 anni. E ancora Iveco, Iren, Centrale del Latte... Fino alle piccole come la torinese Directa, quotata da fine 2021. Che si distingue tra le EGM: 

“Directa ha chiuso il 2023 con un utile eccezionale, il più alto di sempre. superiore a 8 milioni di euro netti - sottolinea Andrea Busi, amministratore delegato di Directa -. Se si confronta Directa con gli operatori dello stesso settore italiani ed esteri si vede che il risultato di Directa è stato il doppio rispetto alla media fatta segnare dai suoi concorrenti”.

C'è anche qualche realtà più in affanno. La Juventus è lontanissima dai suoi massimi. Come Diasorin, letteralmente esplosa durante il Covid. Per gli investitori è comunque un buon momento come spiega Alessandro Commito, analista di Envent: 

“Sebbene è sempre difficile fare delle previsioni per il futuro, però ci stiamo muovendo in un contesto, andando a vedere gli indici di mercato, c'è questa spinta alla positività”.