No alla multa se l'infrazione finisce sui social

Lo ha deciso la giudice di pace, dopo che il video con l'infrazione era diventato virale. La guidatrice si era rivolta allo "Sportello dei diritti".

No alla multa se l'infrazione finisce sui social
Tgr
Il giudice di pace di Lecce ha dato ragione ad una automobilista salentina multata dalla Polizia stradale per una infrazione del Codice della strada, risalente allo scorso febbraio ma rilevata successivamente tramite le immagini di un filmato diffuso sui social network. Lo rende noto lo "Sportello dei Diritti" a cui la donna si era rivolta dopo che le era stata sospesa la patente con la decurtazione di dieci punti. E prima del pronunciamento del giudice di pace Antonella Santoro, si era vista respingere il ricorso dal prefetto. Il giudice, invece, con la sentenza 4559/2018 depositata lo scorso 2 novembre, ha accolto in pieno le motivazioni del ricorso stabilendo che non e' prevista alcuna disposizione normativa che consenta il rilevamento dell'infrazione "mediante la visione postuma di filmati". Nel caso in questione, infatti, come si legge nella sentenza, "gli agenti non indicano alcuna motivazione a sostegno dell'omessa immediata contestazione, ma dichiarano che la violazione e' emersa a seguito di accertamenti esperiti ed ultimati in data odierna". Il filmato in questione era divenuto virale sui social ed oggetto di numerosi commenti ironici. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", la decisione del giudice "mette un freno alla possibilita' di utilizzare il tam tam dei social per l'accertamento d'infrazioni che devono essere, al contrario, verificate con i criteri oggettivi statuiti dal Codice della strada e relativo regolamento".