Xylella "354 piante non ancora estirpate"

A lanciare l'allarme l'associazione "C'Entra il futuro" di cui fanno parte i consiglieri regionali Amati, Blasi, Cera e Liviano

Xylella "354 piante non ancora estirpate"
Tgr Puglia
"Sono 354 le piante infette non ancora estirpate, nonostante la scadenza del termine assegnato, e tra qualche giorno scadrà l'ingiunzione per altre 504 piante. Da non crederci". Lo afferma l'associazione 'C-Entra il futuro', di cui fanno parte i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, parlando di "ritardi nell'attività di contenimento della Xylella in Puglia". "Ci si comporta - aggiungono - come se non fosse una tragedia, ma un convegno in cui ad avere valore non è ciò che si fa, ma ciò che si dice o si scrive. Ad oggi - rilevano ancora  - dovevano essere state estirpate 1.167 piante infette e invece i numeri evidenziano una condizione particolarmente preoccupante: 27 alberi sono stati espiantati volontariamente, mentre 282 sono stati espiantati da Arif. Dunque, l'Agenzia Regionale deve ancora estirpare 858 piante, di cui 354 con termine ampiamente scaduto. Se si escludono le solite giustificazioni burocratiche - osservano da 'C-Entra il futuro' - ci chiediamo perché non lo faccia, considerato che il tempo perso equivale al contagio dell'intera Piana degli Ulivi monumentali e a una quasi certa espansione verso il nord della provincia di Bari". I consiglieri sostengono che "gli interventi non sono stati realizzati, da Ostuni a Monteiasi, passando per Francavilla Fontana e Carovigno". "Una situazione davvero imbarazzante - osservano - in grado di generare nei cittadini sconforto e rassegnazione. Se già la pubblica amministrazione tarda nel compiere le attività che essa stessa impone, diventa difficile comprendere come si possa essere credibili nel pretendere l'osservanza dei cittadini alle prescrizioni a loro imposte. Ô chiaro che se nelle prossime ore l'attività non dovesse risultare normalizzata - concludono - ci toccherà utilizzare ogni modalità consentita per richiamare tutti al proprio dovere".