Una grandinata di straordinaria intensità si è abbattuta nelle ultime ore in provincia di Lecce, con epicentro a Parabita, con effetti letali sui campi di verdure invernali. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con i tecnici in campo sin dalle prime ore della mattina per accertare il danno in campagna. Azzerati cavoli, broccoli, cime di rapa e le piantine delle fragole appena messe a dimora. Dal 1° agosto ad oggi in Puglia, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD, si sono verificati 16 nubifragi , 2 trombe d’aria , 8 tornado e 10 grandinate.
“Gli eventi climatici estremi aggravano il rischio di desertificazione in Puglia, Servono interventi infrastrutturali per non disperdere l’acqua piovana e manutenzione ordinaria e straordinaria di canali di scolo, invasi e reti irrigue, abbandonati a se stessi da decenni”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Secondo l'associazione di categoria, è da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi ma anche il meccanismo assicurativo deve essere rivisto perché le polizze multirischio non coprono le colture dagli eventi estremi che si stanno verificando a causa della tropicalizzazione del clima, oltre ad essere eccessivamente onerose. In Puglia 232 comuni su 258 (78%) sono a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e geomorfologica, secondo i dati ISPRA. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, mentre a pagare il conto economico più salato sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori, conclude Coldiretti Puglia.
“Gli eventi climatici estremi aggravano il rischio di desertificazione in Puglia, Servono interventi infrastrutturali per non disperdere l’acqua piovana e manutenzione ordinaria e straordinaria di canali di scolo, invasi e reti irrigue, abbandonati a se stessi da decenni”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Secondo l'associazione di categoria, è da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi ma anche il meccanismo assicurativo deve essere rivisto perché le polizze multirischio non coprono le colture dagli eventi estremi che si stanno verificando a causa della tropicalizzazione del clima, oltre ad essere eccessivamente onerose. In Puglia 232 comuni su 258 (78%) sono a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e geomorfologica, secondo i dati ISPRA. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, mentre a pagare il conto economico più salato sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori, conclude Coldiretti Puglia.