Due rarissime cicogne nere uccise dai bracconieri

Sono state brutalmente abbattute il 6 settembre, giorno di pre-apertura della caccia, nei pressi del Parco naturale del Bosco Incoronata nel Foggiano

Due rarissime cicogne nere uccise dai bracconieri
TGR Puglia
La drammatica conferma viene dal referto dell'esame radiografico, emesso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, che certifica la presenza di corpi metallici riferibili a pallini da caccia nel corpo dell'unica cicogna recuperata. Lo stesso istituto ha inviato la documentazione all'Autorità giudiziaria, con le prove che l'abbattimento è stata opera di cacciatori. Secondo il Centro Studi Naturalistici ONLUS si tratta di "Un evento gravissimo che conferma tutte le preoccupazioni lanciate dal mondo ambientalista contro le pre-aperture in deroga alla L. 157/1992, in quanto quella che dovrebbe essere una deroga concessa solo in presenza di rigorose e determinate condizioni comprovate scientificamente, è ormai diventata in molte regioni italiane (inclusa la Puglia) il consueto “contentino” bipartisan di politici e amministratori per ingraziarsi il mondo venatorio". L'associazione foggiana ricorda che settembre è un periodo nel quale è ancora in corso lo sviluppo degli ultimi nati per diverse specie sottoposte a prelievo venatorio, ma anche una fase ancora delicata del ciclo biologico per diverse specie protette, quindi consentire di “avere un fucile carico” a portata di mano di certo favorisce i malintenzionati nel commettere atti di bracconaggio quasi indisturbati. Purtroppo, ora, due esemplari adulti di cicogna nera, forse l’unica coppia nidificante in Capitanata, sono andati irrimediabilmente perduti.