In Corte d'Assise

​Strage di San Marco in Lamis, un ergastolo

A tre anni dal sanguinoso agguato, condanna per il presunto basista del commando, unico imputato

​Strage di San Marco in Lamis, un ergastolo
Rai

La Corte d'Assise di Foggia ha condannato all'ergastolo Giovanni Caterino, unico imputato nel processo per l'agguato che il 9 agosto 2017 che costò la vita al boss di Manfredonia, Mario Luciano Romito, a suo cognato Matteo de Palma, ma anche due agricoltori innocenti: i fratelli Aurelio e Luigi Luciani. L'accusa: concorso in omicidio premeditato pluriaggravato dal metodo mafioso, insieme a detenzione e porto di armi. 

Per un caso il furgoncino con a bordo i fratelli Aurelio e Luigi Luciani seguiva l'auto che trasportava il vero obiettivo dei sicari. I testimoni involontari tentarono di fuggire ma furono inseguiti e raggiunti da colpi di fucile, pistola e kalashnikov. Caterino aveva seguito per giorni il boss e la mattina dell'esecuzione aiutò i sicari a trovare e raggiungere il boss. Il condannato non ha confessato, né ha fatto nomi.
Nel processo si sono costituiti parte civile oltre ai familiari dei quattro uccisi, anche la Regione Puglia, il Comune di San Marco in Lamis e l'associazione Libera.