Nasce la "Casa del turista" nell'ambito del Distretto BioSlow delle Puglie

il Distretto BioSlow delle Puglie sta definendo il Piano Pluriennale di Sviluppo con i principi e gli obiettivi contenuti nel “Protocollo di Intesa" sottoscritto da comuni ed enti locali, imprese e associazioni di tutta la regione

Nasce la "Casa del turista" nell'ambito del Distretto BioSlow delle Puglie
Comune di Caprarica
Il Distretto BioSlow delle Puglie ha iniziato il suo cammino ripartendo dai territori e dalle comunità locali.  La "Casa del Turista”, appena inaugurata dal Comune di Caprarica di Lecce, è nata per fornire assistenza e supporto a quanti vogliono conoscere il borgo, le sue eccellenze enogastronomiche, il suo artigianato, la sua storia e le sue tradizioni. Caprarica, antico borgo salentino abitato fin dalla preistoria, si è con tutta probabilità sviluppata conseguentemente all’insediamento dei monaci basiliani. Lo stemma comunale richiama inequivocabilmente l’origine del nome, legato all’allevamento della capra, capace di rendere produttive le zone più aride, impervie e rocciose. L’economia del territorio è in prevalenza indirizzata all’agricoltura, caratterizzata dalla coltivazione dell’olivo (Caprarica è Città dell’Olio), dalla coltivazione di cereali, ortaggi  e dall’allevamento (oggi soprattutto ovini), opportunamente integrata da aziende di trasformazione dei prodotti. Non mancano le attività artigianali, tra le quali la lavorazione della “pietra leccese”.  Un Borgo da conoscere quello di Caprarica, dove incamminarsi nel “percorso degli ulivi” oppure degustare prodotti del territorio ospiti in una delle masserie che caratterizzano il territorio. Se poi volete dedicare un po' del vostro tempo a conoscere la storia di questi luoghi, potete soffermarvi a Kalòs, l'Archeodromo del Salento, il più grande museo a cielo aperto d'Italia: dodici ettari di storia, archeologia e natura sulla Serra di Galugnano, in posizione panoramica.
“Se vogliamo far rinascere l’Italia – ci dice il Sindaco Paolo Greco – iniziare a porre rimedio alle crisi che gravano sulle nostre comunità, dobbiamo ripartire dai territori e dalle loro identità, dai riti, dalle consuetudini, dai valori condivisi. Stiamo lavorando per conservare il nostro piccolo borgo, la cui storia affonda le radici nei secoli e le cui risorse sono in grado di incuriosire e soddisfare le esigenze di chi non vuole solamente consumare un viaggio o una vacanza, ma vivere un’esperienza ed essere “cittadino temporaneo” nella nostra comunità”.