Taranto

Ex-Ilva, nuovo ordine dal governo: "Spegnere la batteria 12"

Il decreto del ministro della Transizione ecologica concede pochi giorni ad Acciaierie d'Italia. Che replica: "impianti essenziali per la produzione di acciaio"

Ex-Ilva, nuovo ordine dal governo: "Spegnere la batteria 12"
TGR Puglia
Dodici giorni per mettere fuori produzione la batteria n.12 dell'ex Ilva di Taranto. Lo dispone un decreto firmato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Si tratta degli impianti al centro delle prescrizioni ambientali, che andavano adeguati alle normative vigenti entro giugno. Su queste operazioni l'azienda aveva già richiesto una proroga delle scadenze, negata dallo stesso ministro attraverso un decreto - poi oggetto di ricorso amministrativo. Probabilmente anche il nuovo decreto, di cui solo oggi si conoscono i contenuti, sarà oggetto di un ricorso da parte dell'azienda, interessata a mantenere in attività la batteria che produce il coke, essenziale per l'alimentazione degli altiforni. 
Secondo Acciaierie d'Italia, sarebbe inoltre impossibile fermare la batteria in pochi giorni. Nel testo del decreto si precisa che "il gestore resta l'unico responsabile degli eventuali danni all'ambiente e alla salute in conseguenza della tempistica necessaria alla messa fuori produzione della batteria n. 12 oltre il termine del 30 giugno 2021".