Omicidio Stasi

L'autopsia conferma: il diciannovenne ucciso con 2 proiettili piccolo calibro

Colpito alla spalla e al petto da distanza ravvicinata

L'autopsia conferma: il diciannovenne ucciso con 2 proiettili piccolo calibro
Ansa
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Sono stati due proiettili di piccolo calibro ad uccidere il 19enne Paolo Stasi, il 9 novembre a Francavilla Fontana (Brindisi). E' quanto viene confermato dall'autopsia eseguita oggi. Il killer si sarebbe piazzato difronte al ragazzo, a pochi passi dall'uscio di casa, esplodendo i due colpi da distanza ravvicinata, uno al petto e l'altro alla spalla, come in una esecuzione. La vittima non ha potuto neppure provare a mettersi in salvo, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento. Restano ancora i dubbi sull'arma utilizzata. Forse una pistola a tamburo o un'arma giocattolo modificata. I risultati dell'esame autoptico saranno depositati entro 60 giorni. La salma è rimasta nell'obitorio del cimitero di Francavilla Fontana in attesa che il magistrato dia il via libera per la restituzione alla famiglia per i funerali.  Il legale Domenico Attanasi sottolinea che "la famiglia Stasi ripone piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e attende lo sviluppo delle indagini per sapere chi e per quale motivo ha spezzato così barbaramente la vita di Paolo".