Parlamento

Ex-Ilva, passa la fiducia sul decreto

Il governo ha posto la questione di fiducia senza modifiche rispetto al testo approvato in prima lettura al Senato

Ex-Ilva, passa la fiducia sul decreto
Ansa
Camera dei deputati

La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Ilva con 194 voti a favore, 138 contrari e quattro astenuti. Si passa ora all'esame degli ordini del giorno al testo, che verranno votati giovedì, quando è previsto si tenga il voto finale e definitivo sul provvedimento. Il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera sull'approvazione del decreto sugli impianti di interesse strategico nazionale (il cosiddetto decreto ex-Ilva) senza modifiche rispetto al testo approvato in prima lettura al Senato. La richiesta era stata formalizzata in Aula dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Il termine ultimo per la conversione in legge è il 6 marzo. Il decreto legge dispone, tra l'altro, il versamento di 680 milioni da parte di Invitalia ad Acciaierie d'Italia destinato ad un aumento di capitale per assicurare la continuità della produzione di Taranto. La somma servirà anche a pagare i fornitori, in particolare quelli dell'energia.
 Il provvedimento detta anche norme sul cosiddetto 'commissariamento': per le imprese che gestiscono stabilimenti di interesse strategico nazionale, l'ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria potrà avvenire su richiesta del socio pubblico che detenga direttamente o indirettamente (questa specifica e' stata aggiunta in commissione Industria del Senato) almeno il 30 per cento. Tra le altre misure viene reintrodotto il cosiddetto 'scudo penale': cioè la non punibilità della condotta dei soggetti che agiscono per dare esecuzione ai provvedimenti che autorizzano la prosecuzione dell'attività produttiva di stabilimenti industriali dichiarati di interesse strategico nazionale. Si prevede anche la restrizione dell'ambito di applicazione delle sanzioni interdittive, delle misure cautelari e del sequestro preventivo per consentire la prosecuzione dell'attività delle imprese di interesse strategico nazionale; nonché, in caso di sequestro, la previsione che l'attivita' prosegua con la nomina di un amministratore giudiziario. Infine si prevede la proroga per il periodo di vigenza del Piano ambientale (23 agosto 2023) della esclusione sia della responsabilità amministrativa (derivante da reati) della persona giuridica Ilva sia della responsabilita' penale o amministrativa di commissario straordinario, affittuario o acquirente e dei soggetti funzionalmente delegati.
Altre misure, introdotte in prima lettura, riguardano i compensi degli amministratori straordinari delle grandi imprese in crisi e degli amministratori giudiziari e consentono la proroga fino a fine 2023 della indennita' pari al trattamento di mobilita' in deroga per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa che si trovano nella Regione Sicilia e che riguarda, tra l'altro, l'indotto Fiat di Termini Imerese e l'area industriale di Gela.