Luigi Riserbato, sindaco di Trani dal 2012 al 2015, è stato assolto in primo grado con formula piena dal Tribunale di Trani nell'ambito del processo in cui è accusato di aver fatto parte con altre sei persone di un comitato politico-affaristico che avrebbe gestito e pilotato appalti nel comune della Bat.
Associazione per delinquere, concussione, corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, le accuse formulate a loro carico.
"La verità è stata ristabilita. Dedico questa vittoria a mio padre che non c'è più, alla mia famiglia di origine che ha sofferto con me tantissimo e alla mia famiglia, mia moglie e mia figlia, che non hanno creduto un attimo alle accuse che mi venivano mosse perché insieme abbiamo vissuto un percorso di valori e un percorso di vita onesta, semplice e corretta che oggi il tribunale di Trani mi ha riconosciuto", ha commenta in lacrime a margine della sentenza, Riserbato, all'epoca eletto con una coalizione di centrodestra.
"Un processo che è durato 2.935 giorni, otto anni per primo
grado che però penso restituisca alla città una certezza - ha proseguito l'ex sindaco - ovvero che per due anni la città di Trani è stata amministrata da una brava persona, che è stata assolta da due capi di imputazione residui rispetto ai cinque iniziali contestati".
"Avevo rinunciato alla prescrizione e sono stato assolto con formula piena a conferma che il mio operato coraggioso, era stato ispirato sempre da una condotta di estrema
legalità. Mi sono ritenuto uomo delle istituzioni da sempre, per aver assolto agli obblighi di leva quale ufficiale della guardia di finanza e per aver avuto sempre nei confronti delle istituzioni il rispetto che ho continuato ad avere anche durante gli 8 anni nei quali ho avuto un atteggiamento di assoluto silenzio, di grande rispetto per la magistratura. Sono estremamente felice e soddisfatto", ha concluso.