Consiglio regionale

Le Bande musicali diventano patrimonio culturale della Puglia

Una legge destina risorse per la valorizzazione e il potenziamento delle attività. 1.5 milioni per il prossimo triennio.

Le Bande musicali diventano patrimonio culturale della Puglia
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Ancora vivida in tutta la Puglia la tradizione della Banda del paese

Approvata all’unanimità la proposta di legge per la valorizzazione, promozione e sostegno della Cultura bandistica pugliese, con relativa modifica della legge quadro regionale 7 del 2013 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della Puglia. 
La proposta di legge prevede contributi per le attività delle Bande musicali, per la catalogazione e digitalizzazione di spartiti e documenti relativi alla produzione musicale storica  e per la realizzazione di un “museo diffuso e integrato”. 500 mila euro l'anno per il prossimo triennio, per un ammontare totale di 1,5 milioni di euro, la dotazione finanziaria.

Le “Bande da giro” diventano “Bande della tradizione pugliese” includendo tutte i 117 gruppi musicali presenti nel territorio regionale pugliese. Nel repertorio musicale della Banda, anche trascrizioni di antologie operistiche, sinfonie, marce sinfoniche e musiche religiose, eseguite in forma itinerante soprattutto in occasione delle feste patronali e processioni collegate ai riti della Settimana Santa.

La legge sulle bande - ha detto la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone - è una legge che parla all’anima della Puglia. Non c’è angolo della nostra regione in cui questa tradizione non sia sentita come qualcosa di prezioso, di caro al cuore. Il santo patrono, la piazza, le luminarie, e poi la banda nella cassa armonica, costante dei giorni di comunità più belli. Quelli in cui sentirsi vicini nel nome delle proprie radici non era solo naturale ma anche e soprattutto motivo di orgoglio". "Questa legge - continua la presidente -  consentirà finalmente alle nostre bande di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori, di poter contare su spazi idonei alle prove, di acquistare nuovi strumenti. Un’eredità che non potevamo disperdere, un patrimonio che volevamo e dovevamo proteggere e rilanciare". "E' una bellissima vittoria di squadra - conclude Loredana Capone - e un segnale forte di attenzione verso le nostre tradizioni e le nostre comunità”.