Contestare i vaccini anticovid non è più considerato “alla moda”. Gli imbrattatori di muri hanno allora cambiato obiettivo. Di qui l'atto vandalico messo a segno la notte scorsa sui muri della facciata di una delle sedi della Provincia, in via Botti, dove si trovano gli uffici delle ripartizione Innovazione Tecnologica. Le scritte - in spray rosso - sono contro la smart city ("Smart city oggi prigioni domani") e l'identità digitale definita una "trappola criminale" ma anche causa di “morte della libertà”. Sgradito ai vandali anche il riconoscimento facciale ("Riconoscimento facciale = trappola criminale"). Gli autori si sono firmati con una W all'interno di un cerchio riconducibile al gruppo no vax 'Guerrieri ViVi'. Sull'accaduto indaga la Digos.
Lecce
Dopo i novax anche i nosmart
Scritte sui muri del capoluogo salentino per contestare identità digitale e smart city
ansa