Bari

Apologia e proselitismo nazista, condanna a 5 anni per un 24enne

Luigi Antonio Pennelli era stato arrestato nel 2022 con l'accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale: in suo possesso trovato materiale di propaganda nazionalsocialista, armi artigianali e video per arruolare affiliati

Apologia e proselitismo nazista, condanna a 5 anni per un 24enne
Rai
Luigi Antonio Pennelli in uno dei suoi video di propaganda nazista

Condannato a 5 anni di reclusione dal tribunale di Bari il 24enne Luigi Antonio Pennelli, con l'accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale, con l'aggravante legata all'attività riconducibile al programma dell'organizzazione terroristica internazionale White Suprematist Extremism. Il giovane venne arrestato il 27 ottobre 2022. Secondo l'accusa, “dopo aver reperito sul web informazioni e contenuti audio, video, documentali riguardanti l'organizzazione e l'attività a vocazione ideologica di estrema destra nazionalsocialista, si arruolava per le sue articolazioni variamente denominate The Base, Atomwaffen Division, Nationalist Social Club o Number o Order o 131Crew iscrivendosi ai gruppi Telegram di riferimento e inviando la propria adesione all'associazione The Base”, dicendosi  "disposto a costituire una cellula per l'Italia".
 Nella disponibilità del giovane furono trovate, tra gli altri oggetti, una carabina ad aria compressa Gamo, 2 balestre di fatture artigianale, 2 mazze da baseball in alluminio contraddistinte da simboli di matrice nazista, 2 archi da freccia contraddistinti da simbologia runica, e accessori idonei all'occultamento del volto contraddistinti da simbologia nazionalsocialista.

"Le analisi dei dispositivi sequestrati",  scrive il gup del tribunale di Bari, Susanna De Felice, nelle motivazioni di condanna hanno "confermato la forte vocazione ideologica dell'imputato". "Nello smartphone e nel tablet sequestrati sono stati trovati numerosissimi video, anche di durata consistente, e immagini riferiti all'ideologia nazista". Il giovane avrebbe anche intrattenuto “contatti con gli altri membri del gruppo, svolgendo attività di proselitismo” pubblicando sui social contenuti audio-video, in lingua italiana, di analogo contenuto istigando a commettere reati con l'uso delle armi, nonché invitando ad affiliarsi.