In sella alla sua Ducati rossa, in posa per l'anniversario della scuderia, con la coppa in mano per il rally vinto. La passione per la moto Mattia Ottaviano, detto Desmo, 36 anni, originario di Tuglie in provincia di Lecce, se la era tatuata addosso. Una vita per le corse. Non solo gare ed escursioni. I motori erano lavoro. Ottaviano faceva il collaudatore per un'azienda tedesca. Ed è stato proprio mentre testava una Ducati Panigale sulla pista di collaudo Porsche di Nardò che si è scontrato con un'auto, una Porsche, ed è stato sbalzato sull'asfalto. Proprio lui, così esperto, avrebbe tamponato la vettura e la moto avrebbe preso fuoco. E' morto subito dopo. Da chiarire le cause dell'incidente. La procura ha aperto un'indagine. Desmo era anche pilota della scuderia automobilistica Max Racing, "romba tra i birilli anche da lassù" lo ricordano i compagni. La morte di Sic, Marco Simoncelli, nel 2011 lo aveva colpito: "Maledette moto, non doveva andare così" scriveva sui social. E ancora "le moto tanto belle quanto pericolose, quando ci sei sopra ti senti in paradiso, ma si può morire per una passione?" si chiedeva Ottaviano. Senza sapere, 13 anni prima, che la stessa sorte sarebbe toccata a lui.
La nota del Nardò Technical Center: "Esprimiamo il nostro profondo dolore per il tragico incidente che si è verificato questa mattina durante i test in corso al Nardò Technical Center e siamo vicini alle famiglie coinvolte. Al momento non disponiamo di ulteriori informazioni su quanto accaduto. In linea con le procedure standard per questi eventi, le Autorità hanno avviato ufficialmente gli accertamenti. Siamo impegnati a collaborare attivamente con loro".
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