Nel faro di San Cataldo il museo della radio e dei fari costieri

Terminata la ristrutturazione. Oggi il sopralluogo degli assessori Pierucci e Mele. Da qui Guglielmo Marconi effettuò il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro il 3 agosto 1904

Nel faro di San Cataldo il museo della radio e dei fari costieri
Ansa
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Sono terminati i lavori di riqualificazione e allestimento del faro di San Cataldo, a Bari, destinato a ospitare il museo della radio e dei fari costieri. I lavori, per un importo complessivo di 510mila euro, hanno consentito da un lato di conservare i caratteri distintivi del faro, che è vincolato, dall'altro di ripristinare gli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica che, a causa di interventi successivi, risultavano alterati. A visitare la struttura, questa mattina, sono stati gli assessori comunali alle Culture, Ines Pierucci, e ai Lavori pubblici, Nicola Mele. L'area del museo è stata allestita con pannelli informativi, supporti multimediali, arredi (sedie, scrivanie, schermi, tavolo per riunioni) e con alcuni dei pezzi che saranno esposti al pubblico, provenienti dal museo della radio di Verona, di proprietà della famiglia Chiantera. All'interno i visitatori avranno la possibilità di conoscere la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, e dunque la figura di Guglielmo Marconi, che effettuò il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro il 3 agosto 1904 dal faro di San Cataldo, come pure la storia dei fari e delle torri costiere della Puglia. I lavori rientrano nel progetto CoHeN - Coastal heritage network finanziato nell'ambito del programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano.