Per l'acquisizione di Acciaierie d'Italia "ci sono cinque multinazionali interessate". Lo ha detto il ministro delle imprese Adolfo Urso in un incontro a Genova con i lavoratori dell'ex Ilva. Qualunque investitore entrerà, "sarà applicata la norma del golden power: la procedura per cui il governo può porre dei divieti o prescrizioni per garantire il livello produttivo e gli investimenti".
Per il via libera europeo al prestito-ponte da 320 milioni al siderurgico, ha spiegato il ministro, “i nuovi commissari devono fare un piano industriale dimostrando che il finanziamento possa essere restituito in un tempo congruo: è quello su cui i commissari stanno lavorando in questi giorni, su nostra indicazione".
A Bruxelles "ho parlato con il commissario Breton sulle procedure che dobbiamo realizzare con la commissione europea per far autorizzare il prestito-ponte per l'ex Ilva, utilizzando le risorse indirizzate con il decreto legge che nei prossimi giorni sarà convertito dal parlamento".
"Stiamo realizzando un piano siderurgico nazionale - ha evidenziato il ministro durante una visita nelle acciaierie di Piombino - partendo dai fabbisogni dell'Italia e dell'Europa. Sarà realizzato entro giugno e poi presentato a tutti i soggetti sociali e produttivi di questa straordinaria filiera italiana".
"Un piano - ha aggiunto Urso - che prevede un polo a Piombino, uno a Terni, il cui accordo di programma sta per essere sottoscritto, un polo ampio e diffuso nel nord del Paese: quello delle acciaierie green. E poi il polo, che sarà centrale, dell'ex Ilva di Taranto, e quindi oggi delle Acciaierie d'Italia che abbiamo dovuto commissariare. Con questi quattro poli produttivi l'Italia potrà rispondere appieno al fabbisogno delle proprie imprese e filiere industriali".