Teatro Petruzzelli

L'esperienza e l'entusiasmo, Il maestro Gabriele Ferro dirige Simon Zhu

Domenica prossima alle ore 19, con l'orchestra sinfonica del teatro, il vincitore del premio Paganini 2023

L'esperienza e l'entusiasmo, Il maestro Gabriele Ferro dirige Simon Zhu
TGR Puglia
Simon Zhu

Torna sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli il giovane vincitore del Premio Paganini 2023, Simon Zhu. Al suo fianco, alla guida dell'orchestra del Teatro, il maestro Gabriele Ferro. 

Simon Zhu nell'ottobre 2023 ha vinto il 1° premio al Concorso internazionale di violino “Premio Paganini” 2023 a Genova, Italia, e il premio speciale per il miglior concerto di Paganini, oltre a una serie di importanti impegni concertistici, inclusa la rara opportunità di esibirsi con il violino “Cannone” di Paganini,  di Giuseppe Guarneri del Gesù del 1743 . Simon ora suona un importante violino di Zosimo Bergonzi, Cremona (datato intorno al 1760) prestato dalla Stretton Society.

Lunghissimo e prestigioso il curriculum di Gabriele Ferro (pescarese, classe 1937), accademico di Santa Cecilia. A lui anche il merito di aver fondato l’Orchestra Sinfonica di Bari nel 1967. È stato Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e Direttore principale dell’Orchestra della Rai di Roma dell'Orchestra Scarlatti della RAI di Napoli e del Massimo di Palermo, che lo ha nominato Direttore Onorario a vita. E' stato Direttore Musicale del San Carlo di Napoli e proprio per la direzione di Elektra di Strauss a Napoli nel 2003 ha ricevuto il premio 'F. Abbiati'. Ma ha anche riscosso ampio successo internazionale sul podio dei Wiener Symphoniker, Bamberg Symphoniker, Orchestre de la Suisse Romande, Philharmonique de Radio France, BBC Symphony Orchestra, Orchestra WDR, Cleveland Orchestra, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e Staatskapelle di Dresda.

Accattivante il programma del concerto. Si comincia con la Sinfonia n. 8, in si minore, D. 759 “Incompiuta” di Franz Schubert. Si finisce con la Sinfonia n. 8, in Fa maggiore, op. 93 di Ludwig van Beethoven. Nel mezzo la tecnica e la carica interpretativa di Simon Zhu saranno messe alla prova con il Concerto n. 5, in La maggiore, per violino e orchestra, KV 219 di Wolfgang Amadeus Mozart , l'ultimo e il più eseguito dei concerti scritti da un Mozart 19enne che - tra l'altro - era anche un abile violinista. Un concerto elaborato ed imponente con qualche libertà formale, quasi sperimentale, tipica dell'irrequieto compositore nei suoi anni giovanili. 

Ed intanto cresce l'attesa per il concerto fuori abbonamento di Riccardo Muti che il 13 maggio alle 20.30, sotto la cupola del politeama barese,  dirigerà i Wiener Philharmoniker nella sinfonia n. 35, in Re maggiore, KV 385 “Haffner” di Wolfgang Amadeus Mozart e nella sinfonia n. 9, in Do maggiore, D 944 “La Grande” di Franz Schubert. Anche gli 80 posti aggiuntivi  (poltronissime in platea e posti a sedere nel palco centrale di secondo ordine) messi in vendita dalla Fondazione per soddisfare le molte richieste, sono sold out.