Cerignola

Mai piu' soli

Un hospice dove i malati possano essere accolti, amati e assistiti attraverso cure palliative: il progetto sul fine vita lanciato dal Patto Ethic Live e dall'associazione medici cattolici italiani

Accompagnare i malati terminali in un percorso che non è più soltanto di "cura medica", ma di vicinanza umana. E l'obiettivo che si sono poste le associazioni del "Patto Ethic Live" di Cerignola e l'associazione del medici cattolici italiani lanciando in un convegno alcune proposte su come rendere dignitosa la fase finale di vita di chi è affetto da patologie irreversibili. Ecco allora l'idea di costituire un hospice a Cerignola in cui i malati possano essere accolti, amati e assistititi attraverso le cure palliative. 

“E' un appello alla Regione”, avverte Italia Buttiglione, presidente del Patto Ethic Live, "sulla condizione dei malati al termine della loro vita che hanno difficoltà a curarsi e ad alleviare le sofferenze e anche ad avere quelle cure che non servono a guarire, ma servono all'anima".

Alla base del progetto, sottoposto al governatore Michele Emiliano, il principio che il vero male da sconfiggere sia l'abbandono del malato.

“Siamo potenzialmente affetti”, nota Filippo Maria Boscia, presidente dell'associazione medici cattolici italiani, "da una malattia che va ben oltre le sofferenze del corpo, la malattia a cui mi riferisco è la solitudine, lo sradicamento, l'emarginazione".

Perché - è questo il senso nobile del progetto - se è vero che nessuno si salva da solo, è giusto che nessuno muoia da solo.