Foggia

Foggia, il boss Salvatore Prencipe ucciso sotto casa con due colpi di fucile

I killer fuggiti a bordo di un'auto, poi ritrovata bruciata. In corso le perquisizioni nelle case degli esponenti dei clan rivali

Due colpi di fucile a distanza ravvicinata: uno in pieno volto, l'altro al torace. Freddato nell'abitacolo della sua auto ieri sera intorno alle 21. A pochi passi da casa. In Viale Kennedy, periferia sud di Foggia.

Ad uccidere Salvatore Prencipe, 59 anni, boss storico della società foggiana, sarebbe stato un sicario che lo avrebbe raggiunto a piedi. Per poi fuggire con un complice su un'auto, ritrovata bruciata a pochi chilometri di distanza. Prencipe - detto "Piede Veloce" - era ritenuto al vertice del clan Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese. Nel 2015 era uscito di prigione, dopo una condanna per associazione mafiosa nel processo "Poseidon".

Da allora sembrava essersi allontanato dalla rete della criminalità organizzata. Ma è possibile - è la pista battuta dagli investigatori - che negli ultimi tempi stesse rientrando nel giro. E questo potrebbe aver dato fastidio a qualcuno. La polizia ha già perquisito le abitazioni di alcuni esponenti di clan rivali.

Il boss era scampato a un agguato nel 99, mentre si trovava in un bar nel centro di Foggia con altri due pregiudicati. Un commando sparò all'impazzata. I tre si salvarono. Morì un pensionato - Matteo Di Candia - che in quel bar stava festeggiando il suo onomastico.