La realtà aumentata per monitorare il Parkinson

Un progetto della Cle insieme con il Politecnico di Bari e la Fondazione Michael J Fox che permette di seguire l'andamento della malattia attraverso un avatar in 3D

Se fosse un film verrebbe facile chiamarlo Ritorno al Futuro. Non fosse altro perché in questa storia ha un suo ruolo di rilievo Michael J Fox, l'attore americano colpito all'età di 29 anni dal morbo di Parkinson e da allora con la sua fondazione simbolo della lotta a questa patologia che solo in puglia colpisce almeno diecimila persone.

In realtà più che al futuro, questa storia promette un ritorno al presente per i tantissimi pazienti costretti a rimanere anche fisicamente indietro, visto che come è noto il Parkinson coinvolge prima di tutto le funzioni motorie, ma non solo.

Per capirne di più bisogna partire dai laboratori della Cle, azienda Ict sviluppatrice di software con sedi a Bari e nella provincia di Milano. 
Dopo avere informatizzato la presa in carico dei pazienti pugliesi con la piattaforma resettami, la Cle ha sviluppato in partnership con il Politecnico di Bari e la Fondazione Michael J Fox, una tecnologia in realtà aumentata, in grado di seguire l'andamento della malattia attraverso un avatar in 3D di ogni paziente. Il progetto prende il nome di Resettami Parkylon.

Il progetto rappresenta però anche un buon esempio di collaborazione tra università e imprese, con il cofinanziamento della Regione. E che tutto questo nasca in Puglia non deve sorprendere. Ora però bisogna andare oltre la fase progettuale. L'obiettivo è garantire davvero una migliore gestione della malattia per i medici e un sostegno in più per i pazienti.

Nel servizio le interviste a Lorenzo Malgieri, Chief innovation officer di Cle; Michele Ruta, professore ordinario di sistemi informativi al Politecnico di Bari; Tiziano Chiumeo, responsabile gare appalti di Cle; Mariarosaria Scherillo, fondatrice e Ceo do Cle.