Taranto

Ex Ilva alla battaglia del gas, forniture a rischio stop

Il Tar di Milano respinge il ricorso presentato dall'azienda per scongiurare la chiusura dei rubinetti

L'ex Ilva rischia di rimanere senza gas. Il Tribunale amministrativo di Milano ha respinto il ricorso con cui Acciaierie d'Italia ha provato ad opporsi alla delibera con cui l'Autorità per l'Energia ha di fatto disposto lo stop alle forniture. Lo stabilimento tarantino solo nel 2023 ha accumulato un debito di oltre 100 milioni di euro con Snam, società che a sua volta nel 2022 era subentrata ad Eni proprio per garantire in via straordinaria la fornitura energetica all'azienda, all'epoca già in forti difficoltà finanziarie. Acciaierie d'Italia impugnerà la sentenza davanti al Consiglio di Stato. Nell'attesa c'è ancora la speranza di evitare la chiusura dei rubinetti. Snam al momento non interromperà le forniture, visto che proprio in queste ore il Governo sta provando a rilanciare l'ex Ilva. Entro la giornata di mercoledì si punta a congedare l'attuale azionista di maggioranza Arcelor Mittal per promuovere una gestione a trazione pubblica, con l'obiettivo di trovare poi un nuovo socio privato. Giovedì è invece previsto l'incontro con i sindacati. In caso di fumata bianca, che probabilmente passerà per un corposo indennizzo al gruppo franco-indiano, lo Stato cercherà con Snam la strada più rapida per estinguere il debito sul gas e tenere in vita lo stabilimento. Col fiato sospeso 20mila lavoratori, indotto compreso, e centinaia di aziende creditrici a loro volta a rischio chiusura. Un punto, questo, su cui Confindustria chiede l'attivazione di un tavolo nazionale.