L'Espresso non diffamò Becciu, negati danni per 10 milioni

Cardinale condannato a pagamento spese processo per 40mila euro

L'Espresso non diffamò Becciu, negati danni per 10 milioni
Ansa
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 Nell'inchiesta giornalistica de L'Espresso sul cardinale Angelo Becciu non ci fu né diffamazione, né denigrazione. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Sassari che ha respinto la richiesta di risarcimento danni, per 10 milioni di euro, presentata dallo stesso Becciu, e ha condannato il cardinale di 74 anni di Pattada al pagamento delle spese processuali, quantificate in 40mila euro, in favore del gruppo editoriale Gedi e dei tre giornalisti citati in giudizio. Il cardinale Becciu aveva chiesto un risarcimento danni pari a 10 milioni - che sarebbero andati in beneficenza - ritenendo di essere stato diffamato e denigrato dall'inchiesta del settimanale sull'utilizzo dei fondi del Vaticano e sulle dimissioni del porporato. 

Secondo la giudice, che ha accolto le tesi difensive, e secondo quanto riporta l'Ansa, "l'interpretazione dei fatti offerta dagli articoli in questione deve ritenersi del tutto lecita nell'ambito dell'esercizio di critica" e "pretendere la censura a priori del giornalismo esplicato mediante la denuncia di sospetti di illeciti, significherebbe degradare, fino ad annullarlo, il concetto stesso di giornalismo di inchiesta e di denuncia".