La Sardegna riapre alla movimentazione dei capi di bestiame bloccati per effetto delle restrizioni imposte a seguito dei focolai della Malattia emorragica epizootica del Cervo registrati nel sud-ovest dell’Isola. In accordo con quanto definito nel corso dell’ultimo tavolo tecnico tra la Regione, l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, il Ministero della Salute e il Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche di Teramo, l’assessorato regionale della Sanità ha emanato il provvedimento che stabilisce la possibilità di movimentare fuori regione, senza vincoli, i capi di bestiame dagli allevamenti che si trovano nelle aree a 150 chilometri dai focolai.
“Stiamo lavorando per avere quanto prima i ristori per la mancata movimentazione oltre che per le aziende colpite dal virus – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Al momento siamo riusciti a far inserire 10 milioni di euro nella Omnibus, più altre 5 come fondo per eventuali altre problematiche derivanti appunto dalle epizoozie”.
Riprende la mobilitazione delle carni dopo il blocco imposto dalla diffusione del virus
Coldiretti: ''Al lavoro per avere quanto prima i ristori per le aziende colpite dal virus''
Bovini