Scatta la mobilitazione degli impianti di carburante. Dito puntato contro il Governo, che dopo l'eliminazione dello sconto sulle accise è accusato di aver fatto ricadere sui gestori la responsabilità di presunte speculazioni.
In un comunicato congiunto le federazioni sottolineano di rappresentare onesti operatori economici che basano la loro attività su un margine fisso pro litro di 3 centesimi lordi al litro, garantendo allo Stato un introito di circa 40 miliardi di gettito. Ricordano che i gestori sono tenuti ad applicare i prezzi raccomandati dalle compagnie.
Lo sciopero è stato proclamato dalle 19 del 24 alle 7 del 27 gennaio.
Preannunciato anche un presidio sotto Montecitorio a Roma.