Resta in carcere Ilaria Salis la 39enne docente di origine sarda da 13 mesi in carcere a Budapest con l'accusa di aver aggredito tre
militanti di estrema destra. Al termine di una nuova udienza, il tribunale della capitale ungherese ha respinto l'istanza di arresti domiciliari presentata dai legali della difesa.
Manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente come un guinzaglio, esattamente come accaduto nell'udienza del 29 gennaio. È entrata così in aula Ilaria Salis.
"Ho visto che oggi hanno di nuovo accompagnato" Ilaria Salis "in manette e catene nell'aula di tribunale, certamente non è un
bel modo. Non mi pare che ci sia pericolo di fuga". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.