Riapre ai piccoli velivoli l'aeroporto di Tortolì

Lo scalo è pronto dopo 12 anni. Nuove prospettive anche per Fenosu

I primi ad atterrare saranno un elicottero da Olbia e un ultraleggero dalla penisola. Una giornata storica quella di domenica 18 giugno per l'aeroporto di Tortolì, finalmente pronto, dopo dodici anni, a riaprire al traffico di aviazione generale circoscritto al momento ai piccoli velivoli, fino a un massimo di venti posti. 

L'atteso via libera da parte dell'Enac è arrivato dopo un lungo iter burocratico e per l'amministratore delegato di Aliarbatax, la società che gestisce lo scalo, Rocco Meloni, è il primo passo per un futuro tutto nuovo per l'infrastruttura, che grazie a un accordo col distretto aerospaziale sardo diventerà anche una sede di sperimentazione. 

L'obiettivo è inoltre far diventare l'aeroporto, con la sua pista da un chilometro e mezzo, una base strategica per i canadair della protezione civile e per l'elisoccorso. 

E nuove prospettive si aprono anche per Oristano, dopo l'accordo siglato con l'Enac e l'affidamento alla Sogeaor della gestione ventennale dello scalo di Fenosu per l'aviazione generale. Un primo passo - nelle intenzioni della società - in vista della ripresa anche di voli commerciali. Intanto, mentre l'aeroporto è aperto per i voli di emergenza del 118 e dei canadair, si punta alle scuole di volo e a progetti per il test di nuovi propulsori aerei.