Le Schiume di Alessandro Biggio alla Fondazione di Sardegna

Fino al 31 gennaio l'opera sarà visitabile nella sede di Cagliari

Presentato al pubblico il volume "Alessandro Biggio", promosso nell'ambito del programma ARS - Arte Condivisa in Sardegna ed edito da DISTANZ, con l'introduzione di Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC di Bergamo

Il libro "Alessandro Biggio" segna un importante momento di analisi e approfondimento del lavoro di uno degli artisti più interessanti che operano in Sardegna. Nella sua pratica, fortemente radicata nei luoghi in cui lavora, riveste un ruolo fondamentale la sperimentazione con diversi materiali sia naturali che artificiali, in particolare la cenere e l’argilla.

La monografia indaga l’opera dell’artista nell’arco temporale che va dal 2013 ad oggi, attraverso una ricca documentazione fotografica, i saggi inediti di Heike Eipeldauer, Lorenzo Giusti, David Komary, Marta Papini e la prefazione di Giacomo Spissu. Ampio risalto è dato al contesto di origine, la Sardegna e in particolare Calasetta, anche attraverso una serie di fotografie in bianco e nero realizzate da Michael Höpfner. 

Fino al 31 gennaio, la sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna ospiterà l’opera “Schiume” (2021) uno dei lavori più recenti dell’artista, accompagnata dal contributo critico di Lorenzo Giusti. 

In quest’opera Biggio ricorre ad un materiale per lui insolito - il poliuretano espanso.

Erogato con un getto su vasche d’acqua, il poliuretano, soggetto a imprevedibili fluttuazioni, si trasforma a contatto con l’aria, sino a solidificarsi. Nonostante la loro composizione artificiale, le "Schiume" rimandano - nell’aspetto e nella conformazione - al mondo organico naturale. 

La tensione insita in questa serie è propria di tutto il lavoro di Biggio, in continuo movimento tra diverse polarità: globale e locale, indipendenza e controllo, tenuta e disfacimento, ordine e caos, naturale e artificiale.