Default Catania, indetto un consiglio comunale straordinario

In contemporanea la manifestazione organizzata da Arci e altre sigle per chiedere al governo di intervenire

Default Catania, indetto un consiglio comunale straordinario
tgr
Un consiglio straordinario per fare il punto sullo stato finanziario del comune. Il default di Catania ormai è inevitabile. Zero soldi in cassa, un buco da un miliardo e 600 milioni di euro sancito dalla Corte dei Conti che una settimana fa ha respinto il ricorso dell'amministrazione comunale che ha dato il via per la prima volta al dissetso di una grande città.  Le conseguenze si vedono già oggi: stipendi bloccati e incertezza.  A rischio ci sono 10mila famiglie: dipendenti diretti del Comune, delle partecipate e delle cooperative sociali. Ma anche i creditori che ora rischiano di non ricevere tutti i pagamenti ma solo una percentuale. Un po' di ossigeno dovrebbe arrivare dalla regione, pronta a garantire 30 milioni di euro per pagare i dipendenti comunali e continuare a erogare almeno i servizi essenziali. Da gennaio il comune ripartirà ma senza avere mano libera. I paletti economici fissati saranno molto stretti, non si potrà spendere più delle effettive entrate. Per il futuro bisognerà trovare il modo di combattere l’evasione fiscale tra le più alte d’Italia, al 40%. Una prospettiva al momento però lontana. Il presente parla di consiglio straordinario. In contemporanea la manifestazione organizzata da Arci e altre sigle per chiedere al governo di intervenire.

Un gruppo di manifestanti al grido vergogna e con i cartelli “Nisciti i soddi” ha interrotto il consiglio straordinario. Seduta è stata sospesa lacuni minuti. i video da Palazzo degli Elefanti