La denuncia del cardinale Montenegro

"Ci si commuove per gli animali, ma non per i migranti"

L'omelia dell'arcivescovo di Agrigento in occasione del solenne pontificale dell'Immacolata Concezione.

"Ci si commuove per gli animali, ma non per i migranti"
tgr
 "Capita, giustamente, di commuoverci dinanzi a un animale che soffre (è una creatura vivente che merita rispetto), ma, per esempio, poi si resta indifferenti dinanzi a uomini (migranti) che hanno la colpa di voler vivere come gli altri e per questo soffrono e muoiono a migliaia, o dinanzi ai poveri che soccombono per la fame, o subiscono la violenza dei prepotenti o pagano il prezzo della corruzione e dell'illegalità".
Nell'omelia dedll'immacolata il cardinale Montenegro affronta altri temi legati alla situazione sociale ed economica in Sicilia. "La nostra terra è ferita mortalmente da tante situazioni inquietanti" e "la chiesa spesso è disinteressata ai problemi sociali. So che parlare di queste cose non è popolare né gradevole" ha detto.  Montenegro ha parlato di "alta disoccupazione giovanile, e non" come "un'inarrestabile emorragia di vita e vitalità che costringe a emigrare; le famiglie spezzate anche a causa dell'emigrazione (figli senza padri e mogli senza mariti, padri soli in terra straniera)". E ancora: "Le nostre strade che non permettono comunicazioni veloci e sicure; l'università che stenta a ripartire; il turismo mordi e fuggi che non è risorsa né aiuta a una ripresa economica; le aziende quasi inesistenti e in difficoltà; la politica litigiosa e poco creativa; l'artigianato che tramonta; la violenza che si chiama mafia e il potere che si chiama massoneria".