La scomparsa di Sebastiano Tusa

L'assessore regionale alla Cultura era fra gli otto italiani passeggeri del volo della Ethiopian Airlines caduto, nessun sopravvissuto fra i 157 a bordo. Musumeci: "Sono distrutto. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere"

La scomparsa di Sebastiano Tusa
Tgr
Nella lista dei 157 passeggeri del volo dell'Ethiopian Airlines precipitato oggi figura anche l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenya, per un progetto dell'Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d'Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.

L'ultima intervista a Tusa per Mediterraneo, nel servizio di Ernesto Oliva parlava della sua passione, l'archeologia marina
 
L'assessore Tusa era diretto a Malindi, in Kenia, per una conferenza internazionale promossa dall'Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo. L'Unesco ha espresso interesse a fare campo a Malindi per farne il centro di interesse storico e di recupero delle tradizioni e della cultura di tutto il Kenya.

Il professor Tusa era stato chiamato proprio in virtù della sua competenza nel settore dell'archeologia marina. Le ricerche di Tusa e del suo staff, di concerto con il direttore del Museo Nazionale di Malindi Caesar Bita, hanno evidenziato grosse potenzialità nell'ambito dei ritrovamenti sotto la superficie dell'oceano indiano, al largo di Malindi.

Il servizio: una vita dedicata all'archeologia
 
La conferma ufficiale è arrivata poco dopo le 15 in una nota del presidente della Regione, Nello Musumeci. "Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell'Unità di crisi del ministero degli Esteri: l'assessore Sebastiano Tusa era sull'aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell'Isola".

Lo schianto è avvenuto alle 8.44 locali, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeba vicino alla località di Bishoftud, ad una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope. I 157 a bordo (149 passeggeri e 8 membri dell'equipaggio) erano di 33 nazionalità, rende noto l'emittente locale Ebc. 

Tusa, nato a Palermo il 2 agosto 1952, dall'11 aprile 2018 ricopriva la carica di assessore ai Beni Culturali per la Regione Siciliana. Era professore di Paletnologia presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni 90 era stato responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro.

Nel 2003 durante scavi da lui diretti a Pantelleria vennero trovati tre ritratti imperiali romani. Nel 2004 era stato nominato come primo Sovrintendente del Mare da parte dell'assessorato dei Beni culturali della Regione. Aveva organizzato missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq.

Gli scavi da lui promossi, e condotti sul campo da Fabrizio Nicoletti e Maurizio Cattani, avevano anche confermato il ruolo di Pantelleria come "crocevia per i mercanti" in epoca antichissima. Abbandonata la ricerca sul campo, si era occupa di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la soprintendenza di Trapani. 

Il padre di Sebastiano, Vincenzo Tusa, morto nel 2009, era stato a sua volta archeologo, soprintendente alle Antichità della Sicilia occidentale dagli anni 60 fino a metà degli anni 80 e considerato il "padre" del sito archeologico di Selinunte.