Taormina, la Guardia di Finanza scopre irregolarità in una RSA

Ai dipendenti vietato il riposo durante il turno di lavoro e scambiarsi i numeri di telefono

Taormina, la Guardia di Finanza scopre irregolarità in una RSA
Tgr
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, nell’ambito della rimodulazione delle linee d’azione volte a contrastare i fenomeni di illegalità economico-finanziaria più lesivi ed insidiosi del già precario quadro socio- economico, hanno progressivamente orientato i controlli in materia di lavoro nero e irregolare, verso le condotte più gravi e pervasive. 
Ile Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina, coordinate dal Gruppo di Messina, dopo una meticolosa mappatura economica del territorio di competenza, effettuavano un mirato intervento in materia di illeciti lavoristici presso una RSA della provincia, riscontrando come il titolare si fosse avvalso, per l’assistenza degli anziani ivi ricoverati, di ben 36 lavoratori “in nero”, negli anni dal 2016 al 2020, a fronte di una forza lavoro complessiva risultata impiegata di 40 dipendenti. Più in particolare, emergeva come il dominus della struttura residenziale, al fine di ottenere indebiti risparmi in termini di versamento di contributi ed oneri previdenziali, avesse abusivamente impiegato, completamente e/o parzialmente, i predetti lavoratori, senza effettuare la comunicazione al Centro per l'impiego. 
Il  titolare impediva la fruizione di qualsiasi forma di riposo o ristoro durante l’orario di lavoro, nonché di socializzare tra loro, arrivando addirittura a ricevere il
divieto di scambiarsi i numeri di telefono. Di non minore rilevanza, poi, la circostanza come i medesimi lavoratori siano risultati effettuare, da soli, il turno notturno, pari a dodici ore, durante il quale, oltre ad accudire gli anziani, avrebbero anche dovuto svolgere altre incombenze, quali il lavaggio e la stiratura delle telerie. Parimenti, si acquisiva come, a fronte della previsione dei contratti di lavoro collettivo che,“per i dipendenti dalle cooperative, consorzi e società consortili del settore socio-sanitario- assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo”, prevedono una paga base che va, a seconda del livello di inquadramento, da € 1.184,19 a € 1.426,41, a fronte di un orario di lavoro pari a 38 ore settimanali, i lavoratori della RSA ispezionata percepissero circa € 700,00, indipendentemente dalle mansioni svolte e dalle ore lavorate, in media pari a 45 ore settimanali.
In altri termini, i militari della Compagnia di Taormina riscontravano palesi violazioni alla normativa relativa all’orario di lavoro, ai periodi di riposo, al riposo
settimanale, all’aspettativa obbligatoria, alle ferie, in totale spregio della normativa nazionale.

Il servizio di Letizia Vella